SMART WINE TASTING: L’AZIENDA VITE COLTE

     


Scorre sinuoso tra le pareti di cristallo. Oro verde, come sfaccettature di brillante raro. Travolge i sensi fiero e sfrontato. E’ un caleidoscopio di espressioni aromatiche. Acacia, rosa canina, sambuco, maracuja, alchechengi, melone bianco, pomelo, litchi, foglie di bosso, salvia e timo. Carezza gustativa piacevolmente fresca, corposa e durevole al palato. Un sorso d’emozione.

Un vino così non fa pensare a come abbinarlo, che piatto super buono accostarci per l’abbinamento dell’anno, fa pensare di berne ancora. Ben fresco. Da soli o in compagnia, per peccare d’emozione. 

Il vino è Tra Donne Sole Piemonte Sauvignon DOC 2019 dell’azienda Vite Colte: 14% in volume di alcool, 100% uve sauvignon, doppia vendemmia per cogliere ogni espressione del vitigno, fermentazione a temperatura controllata, svolge fermentazione malolattica e affina sui lieviti per alcuni mesi. Il sauvignon sembra avere origini francesi, in particolare dalla zona del Sauternes nel Bordolese. Vive bene in quasi tutta la penisola italica e viene apprezzato per le sue fini doti organolettiche.

Comincio da qui la mia descrizione del webinar con il Gourmet Club Albussilan di Correggio dedicato a Vite Colte di Barolo. Quando le emozioni ti scelgono, sono loro a cercarti, non si può fare altrimenti. Bisogna dare loro la precedenza. Bisogna lasciarle libere di svolazzare, come farfalle. E così è per me e questo stupendo sauvignon.

L’altro vino, semplicemente un pluripremiato, è La Luna e i Falò Barbera d’Asti Superiore DOCG 2017.  Un classico aziendale di ampio pregio alla sua trentesima vendemmia. 14.5% in volume di alcool, 100%barbera, blend di uve provenienti da vigneti con terreni e microclimi diversi, vinificazione a temperatura controllata con macerazione, fermentazione malolattica e affinamento in barrique per 12 mesi. La barbera, vitigno di grande fama molto diffuso in Italia e anche oltre oceano, ha presunta origine nella zona delMonferrato. Vino imponente in ogni suo aspetto, di un concentrato color rubino ancora giovane. Mi piace definirlo alla maniera del mio conterraneo Alberto Sordi come “una gran fagottata de roba”. Impressiona per maestosità e ricchezza olfattive. Morbide e calde sensazioni di mora, mirtillo, ciliegia matura e in confettura danzano strette a variopinte pennellate di pepe, chiodo di garofano, bacca di ginepro, cannella, vaniglia, tabacco dolce, cacao Criollo, caffè Robusta e liquirizia. Nerbo, fresca dinamicità, tannino nobile ed esuberante dissolvenza per questa grande Barbera.

Non perdo l’occasione, come sempre, di scrivere due parole sulle etichette dei vini degustati. Questa volta sono davvero belle, romantiche, artistiche, colorate, un dipinto in miniatura con sbaffi dorati. Celebrano il forte legame che a tutt’oggi lega Cesare Pavese alle Langhe.

La cantina di produzione è a Barolo,  in pieno territorio langarolo, una delle più belle d’Europa. E’ una cooperativa di 180 soci viticoltori, la Terredavino, coordinati da Daniele Eberle in vigna e da Bruno Cordero in cantina. Vite Colte è il progetto di alta qualità nato dieci anni fa e basato su un’attenta selezione dei migliori vigneti dei migliori viticoltori. La Luna e i Falò ne rappresenta il vessillo.

La serata non finisce qui. L’incontro enoico condotto da Luciano Rappo e Gregorio Fortino, brand ambassador di Vite Colte, prosegue con il consueto abbinamento.

Lo Chef Mattia Leonardelli del Ristorante Ca’ dei Boci di Mantegnana di Piné propone una succulenta guancia di manzo brasata alla barbera La Luna e i Falò con ciliegie, erbe aromatiche, carote glassate e polenta. Ovviamente, accompagnata dal medesimo vino.

Si sa, in ogni webinar si guardano i vari passaggi della preparazione culinaria e non la si assaggia, s’immaginano odori e sapori. La sensazione, però, è talmente nitida che a me questo piatto piace da impazzire (vedi il video sul sito del Club). A tal punto che, nella mia mente, faccio l’abbinamento e valuto ogni dettagio e, nella realtà, accade solo che il calice del rosso si svuota.

Siamo alle battute finali. I miei bicchieri sono ormai asciutti, ma mi fermo così. Di solito sono più misurata, non amo rischiare di ubriacarmi in diretta web, ma questa volta invece non lascio neanche una goccia di vino sul fondo, mi delizia troppo il suo sapore. Penso tra me e me furbescamente: però, a telecamera spenta, un altro sorso me lo faccio. 

Mi ricorderò della bella serata per un po’. Grazie e buonanotte a tutti. Click e chiudo. 

Ad Meliora et ad Maiora Semper.

Stefania Belcecchi