SPUMANTITALIA 2023: quattro chiacchiere con Andrea Zanfi


Solo due giorni? Sto parlando di Spumantitalia 2023. Una due giorni piena piena di master class, talk show e scambi di opinioni con produttori e persone di spicco dell’enologia italiana che si è svolta al Centro Congressi Palavela di Riva del Garda dal 4 al 6 giugno scorso. La quinta edizione della kermesse, nata dalla mente di Andrea Zanfi, editore della rivista Bubble’s e autore di molti libri di settore, si conferma un importante momento culturale ed enologico. Folto il pubblico presente all’evento e a caccia di spunti per approfondire conoscenza e curiosità sul variegato mondo degli spumanti italiani. Anche le serate sono state protagoniste. La suggestiva location della Spiaggia Olivi ha ospitato la speciale degustazione dedicata alle bolle d’annata e la consegna del prestigioso Premio biennale Ambasciatori del Brindisi Italiano.

Un viaggio coinvolgente e incredibile nell’Italia delle bollicine: oltre ai tanti calici del brioso nettare di Bacco, sono stati i racconti dei territori, i progetti e le tematiche affrontate a catturare la mia attenzione. Ho voluto suggellare questa mia nuova esperienza con ben due interviste che propongo qui sul mio blog. La prima, a seguire, è ad Andrea Zanfi, patron del Festival, editore, autore ed esperto del settore. La seconda, in un prossimo articolo sempre qui sul mio blog, sarà al professore Attilio Scienza. Ovviamente, ringrazio entrambi per avermele concesse.

Spumantitalia: da dove e come nasce l’esigenza di creare un Festival della Bollicina Italiana?

Nel 2015 inizio a editare Bubble’s, il magazine. Quindi, in poco tempo, mi viene l’esigenza di dare spazio a quello che stavo percependo nel mercato del vino, continuamente in effervescenza. Un mercato che ebolliva sotto i miei occhi quotidianamente. Questa cosa mi ha fatto pensare che ci fosse bisogno di un momento di aggregazione intorno a Bubble’s con un evento, che ho chiamato Spumantitalia. Penso che il mondo delle bollicine, delle bolle, degli spumanti possa concentrarsi in due particolari momenti, quello della degustazione e quello della cultura. La degustazione intesa come scoperta e ricerca di tutte le sottigliezze che la spumantizzazione può offrire e non mero assaggio di un calice di vino. Ecco il perché di aver identificato ben 11 Master Class relative agli spumanti di montagna, al frutto nel bicchiere, alla longevità, ecc. Tematiche che affrontano il mondo della spumantistica nella sua complessità senza generalizzazioni e banalizzazioni. Spumantitalia nasce come momento di degustazione e di cultura, ma anche come momento di riflessione e confronto sul sistema spumantistico italiano in rapporto ai cambiamenti recenti del mercato internazionale.

Spumanti metodo classico, metodo italiano, rosé, blanc de blancs e blanc de noirs: cosa rappresentano per te le bollicine nel bicchiere. Emozioni e significati reconditi.

Questa terminologia identifica ciò che il produttore vuole comunicare attraverso il suo prodotto, per farsi conoscere e riconoscere. Come lui interpreta uno chardonnay, un blanc de blancs, un vitigno autoctono o un pinot nero rispetto al territorio in cui si trova. È un modo affascinante e poliedrico per scoprire un personaggio, d’interpretare il suo metodo di lavorazione e il suo areale di produzione. Può piacere o non piacere. Per me, in un calice di spumante c’è tutto questo. È un mondo.

Cambiamento climatico: quanto e come sta influenzando la spumantistica italiana? In bene o in male?

Devo dire che è in atto una forte ricerca in questo settore in molte aree geografiche italiane d’interesse spumantistico. Il problema è che siamo come sempre in ritardo rispetto ai ripetuti allarmi, già in atto da molto tempo. Si sta attualmente percependo il problema soprattutto in relazione ad alcuni vitigni internazionali più sensibili, primo tra tutti ma non il solo lo chardonnay. Ad esso si abbinano altri vitigni per sorreggere l’acidità necessaria alla spumantizzazione. Le aziende vinicole cominciano ad agire sulle potature, sui sistemi di allevamento, sul mantenimento delle acque e tanto altro al fine di adattare ciò di cui dispongono, terra e uva, al cambiamento climatico in atto. Non a caso, oggi, in Sicilia ci sono alcune realtà produttive che utilizzano l’allevamento a tendone per lo chardonnay, che protegge il grappolo dal sole e mantiene alta l’acidità al fine di garantire costanti standard qualitativi dei vini. Non tutti i territori vitati hanno bisogno delle stesse cure. Sono molteplici i modi in cui poter agire. Così, ci sono delle erbe che hanno la capacità di assorbire e immagazzinare molta acqua, rilasciandola gradualmente al terreno, molto adatte ad essere impiantate tra i filari.

Su questo ultimo argomento ho notato che sei molto d’accordo con il professore Attilio Scienza…

Eh sì, non a caso siamo in sintonia!

Ringrazio di cuore Andrea Zanfi.

Appuntamento a tutti al 2024 con la sesta edizione di Spumantitalia, il Festival delle Bollicine italiane.

 

Ad Meliora et Ad Maiora Semper.

 

Stefania Belcecchi