ROTTENSTEINER: eredità e missione



Roter stein significa in tedesco pietra rossa e il cognome Rottensteiner deriva proprio da queste due parole. L’azienda di Hannes e sua moglie Judith è in Alto Adige, a Bolzano, e si trova su un terreno di tipo porfirico, di pietra rossa appunto, che definisce in maniera sostanziale la mineralità di tutti i vini.

La famiglia Rottensteiner si occupa di viticoltura praticamente da sempre, lo dimostrano alcuni atti risalenti al 1530. L’attuale cantina nasce nel 1956, all’epoca Hans produceva vini per l’esportazione in Svizzera. Con gli anni 80 si passa alla produzione in bottiglia, anche grazie all’entrata in gioco del figlio enologo Anton, o meglio Toni per tutti. Del 2001 è il debutto di Hannes in azienda, figlio di Toni e nipote di Hans, per la parte enologica e, del 2012, di Judith per la parte commerciale. Anche Silvia ed Evi, sorelle di Hannes, coltivano uve per la produzione aziendale. Dal nonno Hans al nipote Hannes: tre generazioni di viticoltori con il non facile compito di portare avanti la tradizione di una famiglia legata alla viticoltura e al territorio, con la ferma convinzione che il vino di qualità si fa già in vigna e la maestria dell’enologo nell’amalgamare tecnologie moderne e consuetudini ereditate fa il resto. 20 ettari a vigneto sono quelli di famiglia, ai quali si aggiungono le uve dei circa 60 ettari dei 45 conferitori della zona. Le vigne sono generalmente posizionate su pendii e di piccole dimensioni, il che rende necessario il lavoro manuale in fase vendemmiale a tutto vantaggio della qualità. La vendemmia e la vinificazione delle uve di ogni vigneto sono separate da quelle degli altri appezzamenti, al fine di valorizzare ogni particolarità delle uve. Il core aziendale si compone di cinque masi, ciascuno con la propria storia, tutti ubicati nell’areale bolzanino. Reiterhof è il maso natale di papà Anton (Toni), oggi gestito dal cugino Klaus, dove sono coltivate le varietà schiava, chardonnay, traminer aromatico e pinot nero. Hofmannhof è il maso di Silvia, la sorella più giovane di Hannes, che qui coltiva lagrein e schiava. Köfelehof è gestito da Hannes ed è il maso di più recente acquisizione della famiglia Rottensteiner. Tra i filari si erge la meravigliosa Torre Druso, simbolo dell’azienda. Premstallerhof è l’unico maso non di proprietà. La famiglia svizzera Vogel produce qui le uve per un fuoriclasse, il Santa Maddalena Vigna Premstallerhof. Kristplonerhof è uno dei masi più antichi della provincia di Bolzano, risalente all’anno 1000, gestito dalla sorella più grande Evi. Qui si coltivano le uve per la produzione di due vini emblema, la Schiava Vigna Kristplonerhof e il Traminer Aromatico Passito Cresta.

La cantina Rottensteiner produce un’ampia gamma di vini, quasi tutti in purezza, eleganti, bevibili, tipici per vitigno e territorio e distinti in tre linee: Classic, Cru e Select, più il bianco Kitz e il passito Cresta. Le varietà ampelografiche peculiari della zona, la schiava e il lagrein, sono il fulcro della produzione mentre quelle a bacca bianca sono sempre più riferimento imprescindibile per i bianchisti di ogni nazionalità. Le vinificazioni sono varie e si svolgono tra moderni tank d’acciaio, botti tradizionali anche storiche in legno e cemento e barrique per la linea Select.

In un caldo pomeriggio dello scorso mese di settembre, visito l’azienda e degusto molti vini, tra bianchi e rossi, ma non tutti. Di seguito alcuni cenni su ognuno di loro.

Comincio dai vini degustati con Klaus e Judith nel maso Reiterhof. Con loro faccio una sorta di mini verticale di Carnol, assaggiando una selezione di tre annate 2022, 2017 e 2012. L’Alto Adige Pinot Bianco Doc Carnol fa parte della linea Cru, è pinot bianco in purezza. Il 2022 è vinificato in acciaio con 14% in volume di alcol. Riflessi brillanti oro verde e croccanti profumi di agrumi, mela, pera e acacia. Morbido, fresco e sapido, con grandi equilibrio, rispondenza e persistenza al sorso. Anche il 2017 è vinificato in acciaio, ha la vecchia etichetta e 13,5 % in volume di alcol. Visivamente differisce dal precedente in modo impercettibile, è al naso che si nota una precisa evoluzione su sentori più maturi, mielosi, di frutta ed erbe aromatiche, timo e salvia su tutte. In bocca è elegante, agile, morbido, minerale, di notevole equilibrio e lungo finale. Nel 2012 l’evoluzione è più accentuata. Vinificato quasi totalmente in acciaio e per un 5% in barrique nuove, ha 13,5% di alcol. Il colore non ha i riflessi verdolini della gioventù, è giallo paglia lucente. Note di terziarizzazione iniziano a palesarsi. Un delicato idrocarburo mimetizza bene il leggero accenno di legno, poi cedro, pomelo e pesca bianca. La mineralità è ben presente anche al gusto, morbido e di ampio respiro.

La degustazione prosegue in cantina con Hannes, marito di Judith. Due vini della linea Classic. L’AA Sauvignon Doc 2022 con vinificazione in acciaio, 14 gradi alcolici. Color paglia brillante, al naso è ricco di sfumature di maracuja, bambuco, biancospino, salvia e peperone verde. Beva sapida, fresca e aromatica. L’AA Lagrein Rosato Doc 2022 ha 13,5% in volume di alcol e vinificazione in bianco di uve lagrein, in acciaio. Rosa corallo lucente con note di lampone, fragola, arancia rossa, rosa rossa e pepe bianco. Carezzevole al palato, minerale, agile e dal tannino delicato. Tre vini della linea Cru. L’AA Gewϋrztraminer Doc Cancenai 2022 è vinificato in acciaio ed ha 15% in volume di alcol. Nuance paglia dorata ed elegante bouquet aromatico di albicocca secca, arancia amara, litchi, miele, rosa, curry, curcuma e chiodo di garofano. Sorso persuasivo, sapido, fresco e molto duraturo. L’AA Schiava Doc Vigna Kristplonerhof 2022, vinificato in acciaio con 13% alcol, è rosso corallo con un profilo olfattivo vinoso di fragola, lampone, ciliegia, viola e pepe bianco. Agile, morbido, minerale e persistente al gusto. L’AA Santa Maddalena Classico Doc Vigna Premstallerhof 2022, vinificato in cemento e maturato in parte in botte di rovere, è per il 93% schiava e 7% lagrein, con 13 gradi alcolometrici. Rubino con ricordi olfattivi di ciliegia, mora, lampone e iris. Al palato è bilanciato e garbato, sapido e fresco con tannini vellutati. Finale lungo su note di ciliegia sotto spirito. È, quindi, il momento della linea Select che comprende una selezione di vini attuata per vigneti e che maturano tutti in piccole botti di rovere. L’AA Santa Maddalena Classico Doc Vigna Premstallerhof Select 2021 è un blend di schiava 87% e lagrein 13%, fermenta in vasche di cemento e matura in grandi botti di rovere. 13% in volume di alcol. Bel rubino con riflessi corallo, al naso ha sensazioni di fragola, ribes, lampone e pepe. Sorso di estrema piacevolezza, minerale, rotondo e dai tannini levigati. L’AA Pinot Nero Riserva Doc Select 2020 matura un anno in barrique francese e un anno in botte grande, 13 gradi alcolometrici. Rubino purpureo nel bicchiere. Complesso insieme olfattorio di ribes, melagrana, mora, chiodo di garofano, pepe e vaniglia. Palato fresco, agile, sapido, giustamente tannico e molto persistente. L’AA Lagrein Gries Riserva Doc Select 2020 ha 13,5% in volume di alcol, fermenta in cemento e matura un anno in barrique. Rubino con un articolato bagaglio di odori di viola, mora e mirtillo maturi, pepe e liquirizia. Il gusto è rotondo, avvolgente, con tannino integrato e legno mai dominante.     


Foto di Federica Schir e mie


Ad Meliora et Ad Maiora Semper.


Stefania Belcecchi